lunedì 26 marzo 2012

"ANTONINO SAGGIO La via dei simboli " in 1800 caratteri

L’architettura rappresenta il superamento degli errori dell’architettura di ieri ed è affetta dagli errori che verranno superati in futuro. L’architettura è in continuo mutamento e continui sono gli studi che cercano di analizzarla, capirla e classificarla.
Una vista particolare è quella del prof. Saggio che, prima di tutti, è riuscito ad analizzare e concretizzare quel filo rappresentato dal Simbolo. La via dei simboli

"Frank Owen Gehry ha ultimato nel 1997 il Museo Guggenheim di Bilbao. Gehry ama Utzon e la Sidney Opera House. E su Jørn Utzon, nato nel 1918, vi è un ritorno di attenzione. Utzon a sua volta deve il successo al concorso di Sidney alla chiaroveggenza del giurato Eero Saarinen, autore di molte opere, tra cui il Terminal della Twa al Kennedy di New York. Gehry ama anche l'espressionismo di Scharoun della Philarmonie di Berlino, Ronchamp di Le Corbusier e la famosa macchina strepitante del Mummers Theater di John Johansen."

Spiego.

L’architettura era considerata un simbolo, l’immagine che l’edificio stesso aveva il compito di assolvere.
Pensiamo alle cattedrali gotiche che tentavano di innalzarsi al Creatore o alle trasformazioni della città di Roma volute da Mussolini per "isolare" i monumenti celebrando la grandezza dell’Impero. 
Espressione dell’architettura fascista è Giuseppe Terragni, la cui architettura esiste al di là della materia, la cui architettura, nonostante la sua semplicità, è un monumento.

Da qui in poi, il famoso filo unisce Sidney House di Utzon (unico architetto che ebbe il coraggio di fare dell’Auditorium un simbolo, un monumento che rappresenta tutti, dagli abitanti ai turisti alla città)
con Guggenheim Museum a Bilbao di Gehry ( architetto che regala al suo museo una carica simbolica, rappresenta una cattedrale e come tale segnala la presenza dell’architettura dal centro, localizza il museo da lontano, la pianta ha un’organizzazione centrale, ma senza il carattere religioso)

Tutto per dimostrare come, il simbolismo, accantonato dal movimento moderno, sia rinato con fine diverso; ora l’architettura ha una visione diversa, più complessa che si configura nella nostra ARCHITETTURA INFORMATICA.

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